Sanguinamento gengivale – cause e rimedi
La gengiva è un tessuto molle che circonda e in parte ricopre il dente. Il suo compito è quello di proteggere il parodonto dagli influssi esterni. Sebbene delicata, in condizioni ottimali, la gengiva svolge perfettamente la propria funzione e resiste a numerosi influssi esterni, ma, in condizioni averse, manifesterà diversi sintomi, il più comune dei quali è il sanguinamento, spesso indicatore di diverse malattie.
Perché sanguinano le gengive?
Le cause per le quali le gengive sanguinano sono svariate e possono essere spia di diversi problemi più o meno gravi. Tra le ragioni più comuni si pone la gengivite, ovvero l’infiammazione delle gengive, che se non viene curata in tempo può portare alla parodontite. Le cause della gengivite a loro volta vanno ricercate nelle pratiche igieniche, che, se carenti, portano ad un eccessivo accumulo di placca che provoca l’infezione. Dall’altro lato, anche uno spazzolamento troppo energetico o un uso sbagliato del filo interdentale, possono portare alla lesione delle gengive e causare sanguinamento.
Le cause del sanguinamento gengivale vanno però ricercate anche in altri sintomi, quali problemi di coaugulazione, causati ad esempio dalla porpora trombocitopenica idiopatica e l’utilizzo di anticoagulanti (tra cui per esempio anche l’aspirina). Vi sono poi svariati problemi del cavo orale e diverse malattie quali per esempio granulomi, diabete, policitemia vera, tromboastenia, trombocitopenia, telangiectasia, anemia e leucemia. Molte di queste malattie sono ereditarie.
Carenza di determinate vitamine, come la C e la K, può portare all’insorgenza di questo problema gengivale.
Spesso il sanguinamento gengivale compare in gravidanza, a causa di determinati cambiamenti ormonali e una maggiore sensibilità alle infezioni. Nelle donne tra i 40 e i 50 anni invece, può comparire la pemfigoide, una malattia che causa lesioni gengivali.
Come curare o diminuire i sintomi?
Essendo nella maggior parte dei casi causato da gengiviti, il sanguinamento gengivale può venir evitato con un’adeguata igiene orale. Questo vuol dire spazzolare i denti due volte al giorno, con uno spazzolino morbido e prestando attenzione a spazzolare con delicatezza. Il filo interdentale va utilizzato una volta al giorno, sempre prestando attenzione a non lesionare le gengive. Si consiglia anche l’uso di colluttorio.
Nel caso il disturbo si manifesti è necessario sottoporsi ad una visita dentistica, dopo la quale il medico effettuerà la pulizia di placca e tartaro, prevenendo così la formazione di gengivite. La pulizia dentale andrebbe però effettuata almeno ogni sei mesi.
Nel caso di gravi sanguinamenti, una garza imbevuta in aqua fredda darrà immediato sollievo, mentre diversi rimedi erboristici possono favorire la rigenerazione gengivale (aloe, malva, salvia)